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Vipiteno in estate - 15 luoghi da visitare

Torre delle Dodici

Una delle attrazioni di Vipiteno (oltre alle sue chiese, diversi musei e il municipio con la Stele del dio Mitra e la pietra di epoca romana) è la Torre delle Dodici (Zwölferturm).

La Torre separa il centro storico dal quartiere nuovo della città, non rappresenta solo l'emblema di Vipiteno ma, con la sua altezza di 46 metri, anche il suo edificio più alto. Il nome deriva probabilmente dalla sua campana che richiama i cittadini alla pausa pranzo di mezzogiorno ("alle dodici"). La Torre delle Dodici venne eretta tra il 1468 e il 1472 sopra il passaggio per centro storico, e usata come porta della città. In questo periodo, la miniera d'argento della vicina Val Ridanna donò a Vipiteno un prospero periodo di crescita, e attirò anche la più importante famiglia tedesca di imprenditori tra il tardo medioevo e l'inizio dell'età moderna, i Fugger. Al giorno d'oggi, sopra l'arco della porta si trovano due lastre di marmo che ricordano la posa della prima pietra da Sigismondo d'Austria, nel 1469.

Torre delle Dodici

Miniere Val Ridanna

Due valli altoatesine, la val Ridanna e la val Passiria, sono unite tra di loro dalla Forca Monteneve nelle Alpi Breonie. Negli anni furono scavati circa 150 chilometri di gallerie ad una quota variabile compresa tra i 2.000 e i 2.650 metri da dove venivano estratte diverse tipologie di materiali come l'argento, il piombo e lo zinco, e per alcuni periodi anche il rame, la galena e il cadmio.

Nonostante non si conosca l'esatto inizio dell'attività estrattiva, si ha però una citazione datata al 1237 di Argentum bonum de Sneberch. La maggior capacità dell'estrazione fu raggiunta attorno al 1500 quando si contavano circa 1000 minatori.

www.museominiere.it

tel. +39 0472 062920

Miniere Val Ridanna

Cascate di Stanghe

All'inizio il rio Racines (Ratschingser Bach) non era altro che un piccolo rio, ma nel tempo, iniziò a scavarsi percorsi sotterranei, scavando profondamente all'interno del marmo bianco, fino a diventare un impetuoso torrente. Col passare degli anni però, anche grazie alle intemperie, la parte superiore della gola si è annerita, presentando riflessi di colore verde.

La vertiginosa gola è considerata oggi un monumento naturale, ed è visitabile nelle stagioni più calde (ovvero da maggio in poi), pagando una piccola cifra simbolica, in un'ora circa, affrontando un dislivello di 175 metri. Risulta che una delle prime esplorazioni della gola fu effettuata negli anni 1893-1895 e vennero aperte al pubblico il 2 agosto 1896. L'inaugurazione ufficiale invece avvenne il 25 luglio 1898.

www.racines.info

Tel. +39 0472 760 608

Cascate di Stanghe

Forte di Fortezza

Il forte di Fortezza (in tedesco Festung Franzensfeste, in latino Francisci Oppidum) è un forte austriaco che sorge ad una quota di 750 m s.l.m., in Val d'Isarco all'incrocio con la Val Pusteria, in Alto Adige e appartiene al grande sistema di fortificazioni austriache al confine italiano.

Il forte si trova al limite del comune di Fortezza e vicino ad Aica, frazione del comune di Naz-SciavesIl forte, costruito tra il 1833 e il 1838 a "prova di bomba" adottando soluzioni ingegnose fin nei minimi dettagli, doveva rappresentare uno sbarramento invalicabile per qualunque esercito, ma non subì mai alcun attacco, e quindi si trasformò in una cattedrale nel deserto.

Forte di Fortezza

Escursione circolare di Trens

Dalla cappella che si trova sopra la Casa della cultura arrivare al percorso n. 2/a e proseguire in direzione sud-est verso la casa di cura “Fraxn”, passando per i campi fino al margine del bosco, qui svoltare a sinistra e passare davanti all’agriturismo Schoaterhof, attraversare quindi il bosco di larici e pini silvestri verso i masi Indersthof e Knappenhof in Valgenauna. Svoltare a destra, scendendo lungo la strada di montagna verso il piccolo pilone votivo. Da qui svoltare a destra e imboccare la strada di montagna che riconduce a Maria Trens.

Escursione circolare di Trens

Escursione circolare di Ladurns

La malga di Ladurns è il punto di partenza ideale per delle escursioni ricche di emozioni e dei tour alpine in alta quota: ce n’è per tutti i gusti! La malga è raggiungibile in 2 ore partendo dalla stazione a valle delle funivie di Ladurns e percorrendo a piedi il sentiero n. 34. Coloro che desi- derano fare meno fatica, possono raggiungere como- damente la malga in pochi minuti con la seggiovia. Partendo dalla stazione a monte delle funivie di Ladurns, il sentiero che conduce al Rifugio Stella Alpina passa in lieve salita dal Rifugio Ladurnerhütte (gestito) nel “villaggio di Ladurns”. Ad ogni passo l’escursionista sarà accompa- gnato dall’imponente massiccio del Tribulaun (3.096 m), la cui pietra bianca dolomitica attrae lo sguardo di ogni viandante. Dal Rifugio Stella Alpina in pochi minuti si può risalire sul Wastenegg percorrendo una mulattiera. È il punto di partenza ideale da dove è possibile ammirare tutti i 3.000 metri, dalla Cima dell’Accla al Tribulaun. La discesa si snoda attraverso i prati della pista da sci e sul sentiero Dolomieu.

Escursione circolare di Ladurns

Bressanone

Bressanone, Brixen in tedesco, è un comune italiano di circa 23.000 abitanti, il terzo per popolazione della provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige.

È il capoluogo storico, artistico, culturale, economico, sociale ed amministrativo del comprensorio della Valle Isarco.

Secondo la tradizione Bressanone venne fondata nel 901, tre secoli prima della costituzione della Contea del Tirolo.
Dal 1004 e durante il corso dei secoli è stata sotto dominazione ecclesiastica del principe vescovo di Bressanone, del quale fu la residenza principale. È sede, insieme al capoluogo della provincia Bolzano, della diocesi di Bolzano-Bressanone, costituita nel 1964 staccando dall'arcidiocesi di Trento la città di Bolzano e il territorio a sud di quest'ultima e aggregandolo alla diocesi di Bressanone, mentre i territori della diocesi di Bressanone ora siti in Austria (Valle dell'Inn) sono stati staccati dalla diocesi di Bressanone ed aggregati a quella di Innsbruck.

Bressanone

Parrocchia Nostra Signora della palude

La chiesa venne edificata tra il 1417 ed il 1525 in una posizione non centrale dell'abitato, con accanto il camposanto e su un sito dove in precedenza stava un antico luogo di culto romanico già ricordato nel 1233. L'edificio, dopo la prima metà del XV secolo, fu ampliato ripetutamente e completato secondo il gusto gotico di quel periodo. Fu da subito, per altezza e dimensione della sala, una delle chiese più grandi del Tirolo, con un'altezza di 32 metri e con la navata di 38 metri. Le forme recenti, influenzate dal gusto barocco, sono dovute ad interventi successivi, avvenuti nel XVIII secolo.

Gli ultimi lavori di restauro significativi vennero realizzati attorno alla metà del XIX secolo quando furono ripristinate alcune parti del presbiterio in precedenza rimosse, tra queste l'altar maggiore.

Parrocchia Nostra signora della palude

Palazzo del municipio

Nel centro storico di Vipiteno si erge un meraviglioso edificio in stile tardo gotico. Si tratta del Palazzo del Municipio, costruito tra il 1468 e il 1472 al posto di una casa borghese. Ancora oggi, 650 anni dopo la sua edificazione, questo palazzo è sede del comune della città dei Fugger, chiamata così perchè un tempo nella vicina Val Ridanna era presente una miniera d'argento che attirava a Vipiteno uomini d'affari, come la famiglia asburgica dei Fugger. Il Municipio venne magnificamente arredato: dall'esterno è riconoscibile grazie ai suoi sfarzosi erker, all'interno c'è la sala consiliare in stile gotico con le suggestive pareti in legno e il soffitto a travi meglio conservati di tutto il Tirolo. Ancora oggi le sedute del consiglio comunale si svolgono in questa sala.

Palazzo del municipio

Museo civico e Multscher

Il Museo Multscher è ubicato in Via della Commenda dell'Ordine Teutonico nella zona sud di Vipiteno, accanto alla Parrocchiale dedicata a "Nostra Signora delle Paludi„. Oltre alle famose portelle dell'altare di Hans Multscher vi sono conservate anche altre parti dell'antico altare maggiore di Vipiteno, tra cui un frammento del dossale, quattro angeli reggidrappo, le grandi figure stanti di San Giorgio e San Floriano e i busti di due profeti.

Il Museo accoglie inoltre alcuni pezzi provenienti dall'ex Museo civico, tra cui diverse cassapanche e stemmi delle corporazioni appartenuti ad antiche famiglie artigiane di Vipiteno. Pesi e misure per sale, olio e cereali per favorire l'introduzione dell'unità di misura di capacità sotto l'imperatrice Maria Teresa, nonché un banco di taratura per misure di lunghezza e di capacità.

www.vipiteno.eu

Tel. +39 0472 766464

Museo civico e Multscher

Monte Cavallo

Un grande alpeggio e una splendida vista panoramica nel nord dell'Alto Adige.

Sull'altopiano, a circa 2000 metri, gli escursionisti troveranno un grande alpeggio, accoglienti rifugi e una splendida vista panoramica. Dalla montagna del tempo libero di Monte Cavallo a VIpiteno si ha un panorama unico: dalle Alpi della Zillertal, alle Dolomiti, dalle Alpi Sarentine alle Alpi dello Stubai. Sono presenti numerose escursioni e tour in vetta, di tutti i gradi di difficoltà. Meravigliosi giri panoramici si alternano con cime panoramiche. E la parte migliore: il tratto più duro lo compie la funivia di Monte Cavallo. Il percorso Dolomieu, chiamato anche percorso delle 6 malghe, vi porta dalla stazione a monte di Monte Cavallo lungo sei caratteristiche malghe fino al fondovalle della Val di Fleres.

Monte Cavallo

Chiesa di "Santo spirito"

Nel 1388, al di fuori della porta del Brennero venne costruito l'ospedale di Vipiteno il quale, alcuni anni dopo, fu trasferito nella piazza della città a causa del pericolo di inondazione. Il fatto che in passato l'ospedale rivestisse una notevole importanza si evince anche dallo stemma della città, nel quale sotto all'aquila è rappresentato un pellegrino con gruccia e corona del rosario. Quella che un tempo era la chiesa dell'ospedale, nota anche come Chiesa di Santo Spirito, fu costruita nel 1399 e ancora oggi rimane una delle chiese gotiche meglio conservate di tutto l'Alto Adige.

Il variopinto ciclo di affreschi del maestro Giovanni da Brunico, padre della celebre scuola pittorica della Val Pusteria, risale al 1415 e rappresenta l'annunciazione, il monte degli Ulivi, il bacio di Giuda, Cristo dinnanzi a Pilato, la flagellazione, Cristo che porta la croce e la resurrezione, mentre la parete ovest ritrae il Giudizio Universale.

Chiesa di santo spirito

Abbazia di Novacella

L’Abbazia dei Canonici Regolari di S. Agostino a Novacella fu fondata nel 1142 da Hartmann, vescovo di Bressanone. Nei secoli divenne uno dei centri spirituali più significativi del Tirolo storico. Il suo valore storico si riflette anche negli edifici di epoche diverse che la compongono. Spiccano vere e proprie perle architettoniche come il Castello dell’Angelo, che vedi all’ingresso del complesso conventuale, o la chiesa barocca. Visitando il museo e la biblioteca, puoi apprezzare dipinti tardomedievali su tavola e codici miniati, splendide testimonianze di arte amanuense. La biblioteca dell’Abbazia di Novacella è ritenuta una delle più considerevoli dell’area germano- fona meridionale. Se osservi il mulino, le opere idrauliche e la cantina, puoi trovare traccia del ruolo economico e produttivo svolto da sempre dall’Abbazia a fianco di quello spirituale.

Abbazia di Novacella

Jöhlsturn

Palazzo Jöchlsthurn (in tedesco solo Jöchlsthurn) è un palazzo fortificato che si trova non lontano dalle mura cittadine e dalla Torre delle Dodici. Oggi è sede del Museo provinciale delle miniere, e vi sono raccolte testimonianze della vita nelle miniere della zona dal medioevo all'epoca moderna. Non si tratta di un vero e proprio castello, quanto di una residenza signorile del XV secolo, più volte ampliata nel corso dei secoli, e che tuttavia del castello, grazie alle merlature ed alla forma particolare, conserva l'aspetto. Deve il nome alla famiglia Jöchl, originaria di Stegen-Stegona (oggi nel comune di Brunico), che si trasferì a Vipiteno nel 1460 per curare i propri interessi minerari a Monteneve, acquistando quella che all'epoca era solo una torre merlata (oggi la parte centrale del palazzo) e alla sua forma deve la seconda parte del suo nome (sia Thurn che Turm indicano infatti una torre), nome col quale gli Jöchl vennero nobilitati con il titolo di Jöchl von Jöchlsthurn.

Jochlsturm

Funivia Racines-Giovo

SALI A BORDO E LASCIATI CONQUISTARE

Non hai mai vissuto la montagna in questo modo: sali a bordo della nuova cabinovia panoramica Racines-Giovo e lasciati sedurre dal panorama alpino che si estende a perdita d’occhio! La cabinovia procede dolcemente verso le immensità e il tuo sguardo si perde in tutte le direzioni. Ammiri la Val Racines costellata di paesini pittoreschi. Fitti boschi di conifere sono ai tuoi piedi e si espandono in tutta l’Alta Val d’Isarco attorno a Vipiteno. In cima, ti aspettano le sempre innevate vette delle Alpi dello Stubai e i magnifici gruppi delle Dolomiti occidentali. Non dimenticare la macchina fotografica!

Funivia Racines-Giovo
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